IL VASO DI PANDORADialoghi in psichiatria e scienze umane Vol. X, n°3, 2002 |
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IL VASO DI PANDORA
Dialoghi
in psichiatria e scienze umane
Vol. X, n° 3, 2002
TRA PRASSI E TEORIA
Su due frammenti auto‑osservativi
di pazienti psicotici
L'incapacità di tollerare
uno spazio vuoto limita
la quantità di spazio disponibile
Carmelo Conforto
Note sulla Nevrosi Ossessiva
Carlo Brosio
APPUNTI DI VIAGGIO
Strutture intermedie e psicosi:
esistenze e resistenze
nel lavoro di equipe
Pietro Scurti, Stefano lacone
Pensiero "ossessivo". delirio e
lutto. Le Erinni di Ines.
Federico Angelucci, Claudio Ardia,
Enrico Beniamino de Notaris
"Terapia e Cinema"
Umberto Sparaci
Adolescenti e nuove drogbe:
uno studio epidemiologico
Maria Francesca Pantusa
Maria Berardi
Car ela Scornaienchi
QUATTRO PASSI PER STRADA
Cronaca di un breve incontro
con la psicbiatria giapponese
Paolo Francesco Peloso
Recensione del
I Convegno Nazionale
"Narrate, uomini, le vostre storie
La narrazione del pensiero
sistemico, in psicoanalisi
e letteratura
Stefano lacone
Recensione del
IX Convegno residenziale
Centro Milanese
di Terapia della Famiglia
Monica Acquasanta
Laura Pesce
IL VASO DI PANDORA
Dialoghi in psichiatria e scienze umane Vol. X, N. 3, 2002
TRA PRASSI E TEORIA
Su due frammenti auto‑osservativi
di pazienti psicotici
L'incapacità di tollerare
uno spazio vuoto limita
la quantità di spazio disponibile
Carmelo Conforto
RIASSUNTO
Due pazienti che tentano di auto descrivere ciò che avvertono accadere nelle loro menti: per poi consegnare ciò che hanno colto a noi. Perché? Esiste in loro un bisogno inconscio di sollecitare il nostro "sogno della veglia" per dare un senso a ciò che avvertono accadere dentro di loro?
SUMMARY
Two patients who tries to autodescribe their feelings happening in their minds in order to handover what they have understood to us.
Why? Do they have a conscious need to sollecitate our "dream of the awaking" to give a sense to their internal feelings.
Note sulla Nevrosi Ossessiva
Carlo Brosio
RIASSUNTO
Il lavoro offre una panoramica degli studi compiuti, in ambito psicoanalitico, sulla nevrosi ossessiva. Si sottolinea il permanere di una sostanziale enigmaticità intorno a questo tema sia in relazione alla patologia che al trattamento. Nel lavoro viene considerata la necessità di configurare modelli terapeutici e psicopatologici focalizzati sul campo bipersonale e sulle complesse interazioni fra paziente e analista in relazione alle aree traumatiche che si presentano nel corso del processo analitico.
Si ipotizza che i fenomeni ossessivi rappresentino il tentativo di porre rimedio ad un deficit iniziale della capacità materna di reverie consistente nel privilegiare aspetti quantitativi (spazio, tempo, contiguità, opposizione, regole e doveri ... ) su quelli qualitativi.
L'analista che offrirà qualità affettive e disponibilità emotiva senza calcolo, pur nelle inevitabili ripetizioni traumatiche, potrà permettere al paziente ossessivo di emozionarsi e ritornare alla vita.
SUMMARY
The work offers a brief view of the studies on the obsessive neurosis in the psychoanalytic domain. The author notes the remaining of a substantial riddle towards this pathology and its treatment.
It keeps up the importance of configuring psychopathologic and therapeutic niodels that focalise on a bipersonal field, which is formed in the interaction between the patient and the analyst.
It is hypothesised that the obsessive phenomenon represents the attempt to give remedy to an initial deficit of the capacity of maternal reverie.
The analyst who will let him be occupied in body and in mind by the patient, will be able to offer an environment appropriate for a new beginning.
APPUNTI DI VIAGGIO
Strutture intermedie e psicosi:
esistenze e resistenze
nel lavoro di equipe
Pietro Scurti, Stefano lacone
RIASSUNTO
Gli Autori presentano delle rifliessioni sui lavoro degli operatori nelle strutture Intermedie (S1) previste dalla Legge 180, come fase post‑manicomiale. In accordo con un approccio sistemico, sensibili alle sollecitazioni della seconda cibernetica, gli Autori sostengono la necessità di prevedere un coerente non equilibrio per comprendere a fondo le dinamiche che si creano all'interno di tali strutture. E' necessario quindi partire dai confini dell'operatore, superare le dicotomie, in particolare la lacerante dicotomia del “dentro‑fuori", accettarne i paradossi, per sollecitare l'operatore a pensare il proprio lavoro in termini di dimensioni, intese in termini di spazio simbolico, dove la mente può permettersi di seguire sia le traiettorie del pensiero logico e razionale che quelle del pensiero narrativo. Pensare attraverso questa diversa prospettiva permette di evitare le trappole della vecchia epistemologia manicomiale, pronta a ripresentarsi sotto mentite spoglie di fronte alle difficoltà di sempre degli operatori.
SUMMARY
The Authors present some reflections about equipe's work in the Intermediate Structures, provided by law for psychiatric patients in Italy. Accordmg to systemíc and 2° cybernetic approch, the Authors maintain the concept of "coherent dis‑equilibrium" to understand the relationship's dymanics of these Structures. It’s necessary to understand the operator's borders, get dichotomics over, particulary the "inner‑outer” dichotomy, agreed the frequent paradoxes, thinking this work in terms of "dimensions", and a symbolic space. There are the fondamental stages to get old psychiatric epistemology over.
Pensiero "ossessivo". delirio e
lutto. Le Erinni di Ines.
Federico Angelucci, Claudio Ardia,
Enrico Beniamino de Notaris
RIASSUNTO
Gli Autori affrontano i problemi di relazione con una paziente con uno stile di pensiero "ossessivo" e "paranoide". Essi offrono diversi tipi di lettura e comprensione di tale stile cognitivo allo scopo di ampliare l'esperienza di iperfocalizzazione cognitiva.
SUMMARY
The authors deal with problems involving relationships about a patient with an obsessive paranoid style. They offer different ways of reading and understanding the cognitive style in order to enlarge the attentive hyperfocalization.
"Terapia e Cinema"
Umberto Sparacio
RIASSUNTO
L'Autore, psicologo‑psicoterapeuta presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa di Caltagirone (CT), ha introdotto da circa due anni, con esiti soddisfacenti, la metodica del cineclub su gruppi di pazienti psicotici ivi ricoverati.
Dopo una breve premessa, sono illustrati i presupposti teorici dei cineclub, frutto delle osservazioni di valenti studiosi quali Wooder, Roux, Byrne e Pancheri, in un contesto psicanalitico che non solo trova le sue radici nel testo fondamentale di Freud: L'interpretazione dei sogni, ma che può rappresentare una solida base di appoggio per l'utilizzo dei film come tecnica di regressione guidata.
L'Autore descrive, infine, le fasi dell'esperienza realizzata a Caltagirone e gli strumenti impiegati.
SUMMARY
The article is the outcorne of two years of experimentally observations made by Dr. Umberto Sparacio, psychologist‑psychotherapist at the therapeutic community of rehabilitation, "C.T.R. La Grazia" in Caltagirone (CT), where he introduced, with good results, some groups of psychopat patients, who were inmate there, to the cineclub methodology.
After a brief introduction, the Author illustrates the cineclub theoretical presuppositions, that are emphasized by clever scientist such as Wooder, Roux, Byrne and Pancheri, in a psychoanalytical context that finds not only its roots in tbe main Freud work 'L'interpretazione dei Sogni, but that also could break a new ground for the film usage as guided regression technique as well.
The Author describes, also, the stages of his experience in Caltagirone and all the instruments used.
Adolescenti e nuove drogbe:
uno studio epidemiologico
Maria Francesca Pantusa
Maria Berardi
Carmela Scornaienchi
RIASSUNTO
Il consumo di sostanze stupefacenti oggi è orientato su sostanze (ecstasy, crack, metanfetamine) i cui rischi non stanno tanto nella dipendenza che determinano quanto nei danni di natura fisica e psicologica che provocano e nei comportamenti a rischio che i loro effetti stimolanti possono indurre. Obiettivo del presente studio è descrivere il fenomeno in riferimento ad un campione di 455 studenti (M 189, F 266, età media 17.47). Sono stati misurati e valutati, mediante un questionario strutturato, tre aspetti: livello di conoscenza, percezione della pericolosità, prossimità alle sostanze. 1 risultati hanno evidenziato una discreta conoscenza delle sostanze storiche (eroina, cocaina) ed una conoscenza dell'ecstasy insufficiente ad impedire comportamenti rischiosi per il proprio benessere. Sono emerse differenze dei parametri studiati in rapporto al sesso, alla sede di provenienza del campione ed al rendimento scolastico.
SUMMARY
The overuheiming use of drugs today is based on the following substances (ecstasy,crack, metanphetamines) whose risks are not only the addiction but also the phisical and psychological harm they induce and in the risk behaviors that their stimulating effects may trigger. The aim of this study is to describe the above mentioned phenomenon with reference to a sample of 455 students (M 189, F 266, average age 17,47). The study was measured and evaluated using a structured questionnaire and three aspects were taken into consideration: level of knowledge, danger perception, proximity to drugs. The results showed that there is considerable knowledge about the traditional substances (heroin, cocaine) but insufficient knowledge about ecstasy which is important in preventing risk behaviors for one's own well‑being. Differences emerged from the criteria studied with respect to sex, to origin of the sample and to scholastic performance.
QUATTRO PASSI PER STRADA
Cronaca di un breve incontro
con la psicbiatria giapponese
Paolo Francesco Peloso
RIASSUNTO
Prendendo spunto da una recente visita al Matsuzawa Hospital di Tokyo viene ripercorsa nelle sue tappe fondamentali la storia della psichiatria giapponese del periodo Edo e ricostruita la storia dell'ospedale, oggi il maggiore del Giappone. Vengono quindi riportate impressioni maturate nel corso della breve permanenza presso quest'antica istituzione, ed espresse alcune considerazioni sulla fase che la psichiatria giapponese sta attualmente attraversando.
SUMMARY
Basing on a recent visit to the Matsuzawa Hospital of Tokyo, the history of the japanese psychiatry of the Edo period and that of this ancient hospítal, today the greatest in japan, are revised. Some impressions on the brief permanence in the hospital are stressed too, and some considerations on today japanese psychiatry are expressed.
Recensione del
I Convegno Nazionale
"Narrate, uomini, le vostre storie
La narrazione del pensiero
sistemico, in psicoanalisi
e letteratura
Stefano lacone
Recensione del
IX Convegno residenziale
Centro Milanese
di Terapia della Famiglia
Monica Acquasanta
Laura Pesce