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VOLUME XV
ANNO 2007
N 1
Indice
Editoriale

Giovanni Giusto


TRA PRASSI E TEORIA



Il contributo della teoria delle Rappresentazioni Sociali

nell'analisi delle immagini e dei pregiudizi

 sul malato mentale

Elisa Canavese, Fulvia Caviglia, Luana Ceccarini


Musicoterapia in psichiatria:

dalla comprensione al cambiamento

Alessandra Padula


APPUNTI DI VIAGGIO


La riabilitazione psichiatrica oggi.

L'azione della Società Italiana

di Riabilitazione Psicosociale

Pasquale Pisseri


Appunti sul diritto di libera scelta del

cittadino - paziente (psichiatrico)

Emilio Robotti


QUATTRO PASSI PER STRADA


Recensione a

<< I misteri dell'anima. Una storia sociale e culturale della psicoanalisi>>

di Eli Zaretsky, Feltrinelli, Milano, 2006

Rossella Valdrè























Elisa Canavese°, Fulvia Caviglia°°, Luana Ceccarini°°
Il contributo della teoria delle Rappresentazioni Sociali nell’analisi delle immagini e dei pregiudizi sul malato mentale


PAROLE CHIAVE


Rappresentazioni sociali - pregiudizio - malato mentale - soggettività -alterità 


KEY WORDS


Social representations - prejudice - mentally ill - subjectivity - difference


 


RIASSUNTO


L’articolo intende illustrare il contributo della teoria delle Rappresentazioni Sociali nel campo della salute mentale, in particolare per l’analisi delle immagini e dei pregiudizi socialmente costruiti intorno alla figura del malato mentale. Vengono presi in rassegna gli aspetti più significativi della teoria, tra cui l’articolazione tra pensiero scientifico e pensiero comune, la struttura e la dinamica delle rappresentazioni sociali e l’importante ruolo giocato dalle pratiche sociali e dagli specifici contesti in cui tali rappresentazioni vengono elaborate e scambiate. Si affronta inoltre, nello specifico, l’analisi delle ricerche sulle rappresentazioni sociali del malato mentale. In particolare ci si concentra sulla classica ricerca di Denise Jodelet (1989) in una colonia francese in cui vige da anni una forma di intervento di tipo etero-familiare assistito. Si passa poi ad illustrare una nostra ricerca in cui si è indagata la rappresentazione sociale del malato mentale operando un confronto tra due contesti nazionali diversi, l’Italia e la Francia, e tra esperti del settore e soggetti naïf. La letteratura e le ricerche riportate hanno rimarcato il ruolo prettamente simbolico delle rappresentazioni sociali, agito attraverso una rielaborazione del sapere scientifico, culturale e pratico, volta a garantire sia una comprensione del mondo, sia a fronteggiare le ansie e le minacce date dall’inclusione di ciò che per certi versi è percepito come estraneo e minacciante. Al contempo si illustra il ruolo fondamentale delle pratiche sociali e delle dimensioni emotive nel modulare e connotare rappresentazioni sociali che appaiono strutturate intorno alla dicotomia normalità-patologia, sé-normale – altro diverso.



ABSTRACT


The purpose of this work is to illustrate the contribution of the theory of Social Representations to the field of mental health, with special attention to the analysis of mental pictures, and to the prejudices which are socially built around the figure of the mentally ill. The most significant aspects of the theory are investigated: among others, the relation between scientific and ordinary thought, the structure and the dynamics of social representations, and the important role played by social habits and by the specific contexts in which these representations are elaborated and modified. Furthermore, an analysis of different research works on the social representations of the mentally ill is performed. We concentrate in particular on the classic research of Denise Jodelet (1989) in a French colony, where a form of intervention of hetero-familiar assisted sort is in force since a few years. Next, we illustrate our research work: the social representations of the mentally ill are investigated, in order to perform a comparison between two different national contexts (Italy and France), and between experts on the subject and naive people. Research works present in the literature have remarked that social representations play an essentially symbolic role, acted through an elaboration of scientific, cultural and pragmatic knowledge, with the purpose of providing both a comprehension of the world, and a way to face anxiety and threats caused by inclusion of what is perceived as somehow extraneous and threatening. We also illustrate the fundamental role of social habits and of emotional aspects in modulating and determining social representations that appear as focused on the dichotomy normality-pathology, normal self-different other.



 


   °Dottore in Psicologia, Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino


 °°Dottore in Psicologia, Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino e del Centro diurno di via Sestri del DSM dell’ASL 3 “Genovese”


°°°Dottore di Ricerca, Dipartimento di Psicologia dell'Università degli studi di Torino


(Dipartimento di Psicologia, Laboratorio di Psicologia Sociale e Comunità, Via Verdi,10 - 10124 Torino)


 







Alessandra Padula°
Musicoterapia in psichiatria: dalla comprensione al cambiamento


 


PAROLE CHIAVE


Comprensione - cambiamento - relazione - comunicazione - integrazione del Sé - integrazione sociale



KEY WORDS


Comprehension - change - relationship - communication - self-integration - social integration


 


 


RIASSUNTO


Le attività di musicoterapia rivolte a pazienti psichiatrici si propongono innanzi tutto la comprensione del paziente, visto come un “work in progress” che si costituisce a partire dalle sue relazioni.


La relazione musicoterapeuta-paziente si struttura attraverso dialoghi sonori, che rappresentano occasioni di comunicazione e dunque di emissione/ricezione di nuovi dati; questi possono dar luogo ad una dissonanza cognitiva, che crea le premesse che preludono al cambiamento.


Il cambiamento può realizzarsi nella compliance, nella comprensione e integrazione del Sé, nell’integrazione sociale, nell’equilibrio psicofisico, nello sviluppo di interessi, motivazioni e autostima.



ABSTRACT


Music therapy activities for psychiatric patients are aimed to the comprehension of the patient, considered as a “work in progress” starting from his relationships.


The relationship between music therapist and patient is built up through musical dialogues, which represent chances to communicate, i.e. to send/receive new data; these data can bring to a cognitive dissonance, which sets the previous statements for a change.


The change can be fulfilled with the compliance, the self-comprenhension and –integration, the social integration, the psychophysical balance, the development of interests, motivations and self-esteem.



°Diplomata in Pianoforte e Clavicembalo presso il Conservatorio di Pescara, laureata in Linguistica presso l'Università di Chieti, è Docente contrattista in Tecniche di Musicoterapia presso la Facoltà di medicina de L'Aquila (Via Fonte Borea, 6/1 - 65125 Pescara)


 








 

Pasquale Pisseri°

La riabilitazione psichiatrica oggi.

L’azione della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale

 

PAROLE CHIAVE

Riabilitazione - residenzialità - terapie cognitive - trattamento integrato - valutazione - cronicità

KEY WORDS

Rehabilitation - inward treatment - cognitive treatment - integrated treatment - evaluation - chronicity

 

RIASSUNTO

Nelle attività terapeutico-riabilitative si gioca una parte notevole del senso della riforma psichiatrica, poiché dall’esito di tali interventi può dipendere la sorte di quella fascia di utenza psichiatrica caratterizzata da gravità del disturbo e da decorso prolungato con esigenza di residenzialità protratta. Senza dimenticare l’importanza di una riabilitazione precoce e anzi della possibile prevenzione della disabilità, dall’esito della lotta alla cronicizzazione dipende, in un rapporto di feedback circolari, la fisionomia assunta dalle strutture residenziali: luoghi di cura o nuovi manicomi umanizzati?

La Settimana tematica di recente organizzata dalla SIRP in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari ha fornito l’occasione per una discussione esaustiva di una serie di temi: dalla valenza terapeutico – riabilitativa degli specifici interventi al problema della cronicità, a quello della valutazione, al ruolo della farmacoterapia, agli aspetti organizzativi.


ABSTRACT



Therapeutic-rehabilitative activities play a leading role in psychiatric reform, because their output may determine the destiny of the share of patients with serious diseases and long course of illness, who often need a long in-treatment. Also if early rehabilitation and prevention of disability are important, the fight against chronicity may at last, in a circular feedback, determine the features of psychiatric communities: places of care of new humanized mad-houses?

The thematic week recently organized by SIRP has given the chance for an exhaustive discussion of a lot of topics: therapeutic-rehabilitative value of single intervention, chronicity, evaluation, pharmacological therapy, general organization.

 


°Ha lavorato presso l'Ospedle Psichiatrico di Cogoleto dal 1959 al 1978, ha attivato il nuovo SPDC dell'Ospedale di savona, dirigendolo fino al1994. In quell'anno è divenuto Dirigente del gruppo Redancia, di cui attualmente è consulente scientifico. (Via Brignoni,1 - 17100  Savona)

 









Emilio Robotti°

Appunti sul diritto alla libera scelta del cittadino - paziente (psichiatrico) in Italia




libera scelta – salute mentale – luogo di cura

KEY WORDS

Free choice - mental health – place of care



RIASSUNTO

L’autore illustra alcuni appunti relativi al diritto di scelta del cittadino-paziente nella scelta del medico e del luogo di cura in Italia.

ABSTRACT

The author shows notes about patient’s right to choose about mental health and Italian National Health Service.

 

 

°Avvocato del Foro di Genova, Segretario Generale Nazionale di FENASCOP, si occupa da anni di politica sanitaria e diritto nei settori sanitario, sociosanitario e dell'assistenza alla persona. (Via Cesarea, 2/41 - 16121 Genova)










Rossella Valdrè°

Recensione a

“I MISTERI DELL’ANIMA. Una storia sociale e culturale della psicoanalisi”

di Eli Zaretsky, Feltrinelli, Milano, 2006


PAROLE CHIAVE

Psicoanalisi – storia - cultura - inconscio personale
KEY WORDS

Psychoanalysis – history – culture - personal unconscious


RIASSUNTO
L’Autrice presenta una recensione ed un commento al saggio di Eli Zaretscky ‘I misteri dell’anima’, testo che ripercorre la storia ed il ruolo della Psicoanalisi nella cultura del Novecento. Fu funzione precipua ed esclusiva della Psicoanalisi freudiana la scoperta dell’inconscio personale, e con esso la valorizzazione della specificita’ e della soggettivita’ come fondamenta dell’uomo moderno. Il testo prende inoltre in esame, approfondendole, le differenze tra gli Stati Uniti e l’Europa, dove il pensiero psicoanalitico si e’ declinato in modi diversi, rispondendo ai diversi contesti culturali, soprattutto in passato, fornendo tutta l’ampiezza e la varieta’ dell’attuale panorama psicoanalitico. Sono prese il esami le ragioni storiche di tutto questo, gli ‘utilizzi’ verso cui la psicoanalisi e’ stata orientata, e si getta uno sguardo sulle possibilita’ del futuro.

ABSTRACT
The Author presents a review and a commentary of the Eli Zaretsky’s essay ‘Secrets of the soul’, a book which runs through the history and the role of Psychoanalysis in the culture of the XXth century. Freudian psychoanalysis had the peculiar and exclusive function to discover the ‘personal unconscious’, and so to permit the improvement of specificity and subjectivity as the basis of modern man. The book also tries to study in depth the differences between United States and Europe, where psychoanalytical thought has diffused in a different way, according to different cultural situations, mainly in the past, showing all the extent and the variety oh the actual psychoanalytical survey. The Author eximines the historical reasons of that, the ‘uses’ towards which psychoanalysis had been oriented, and also takes a look in future possibilities.




°E' psichiatra, psicoterapeuta della Societa’ Psicoanalitica iIaliana. Si e’ occupata di Comunita’ Terapeutiche psichiatriche con diverse tipologie di pazienti; oggi esercita la professione psicoanalitica privatamente, e’ supervisore e formatore di educatori. (Via Provana di Leyni,13 - 16197 Genova)





Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane
Edizioni La Redancia -
vaso.pandora@redancia.it
Iscrizione al Tribunale di Savona n. 418/93 - ISSN 1828-3748