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VOLUME XIV
ANNO 2006
N 1
Indice
Editoriale

Patrizia Melo


TRA PRASSI E TEORIA

Approccio metaforico nella psicoterapia delle tossicodipendenze

Antonietta Marinello, Simona  Mercurio,, Giuseppe Nardini, Alberto Vito


La Dimensione teologica nella realzione dìoperatore - paziente

Don Adolfo Macchioli


APPUNTI DI VIAGGIO


Algi albori della Psicoanalisi in Liguria: Rieti e Fajrajzen

Michel David, Cosimo Schinaia


QUATTRO PASSI PER STRADA


Forme del Male: esperienze umane e psicopatologia

Antonio Maria Ferro con la collaborazione di Cinzia Parodi, Paolo Peloso, Simonetta Porazzo


Dove diavolo va la psicoanalisi? Osservazioni in margine allo "Ubi Maiop" di Roberto Speziale - Bagliacca

Carmelo Conforto
Approccio metaforico nella psicoterapia delle tossicodipendenze

Antonietta Marinello, Simona  Mercurio,, Giuseppe Nardini, Alberto Vito


Gli autori descrivono l'uso della metafora nella terapia, sia individuale che familiare,con pazienti tossicodipendenti. Partendo dal presupposto che la metafora è essenziale al linguaggio umano in quanto consente di trasmettere pensieri e concetti altrimenti difficili da comunicare, viene presentato, attraverso alcuni esempi clinici, l'uso del sintomo, si rivela particolarmente efficace a costruire un piano di comunicazione più intenso e significativo tra il paziente o la famiglia e il terapeuta.

La metafora si rivela molto utile anche riguardo alla ridefinizione delle relazioni familiari, in quanto consente  comunicazioni molto chiare e facilmente comprensibili da tutti. Le metafore consentono di vedere la realtà in modo diverso, propongono nuove alternatice e nuovi punti di vista, possono suggerire scelte fino a quel momento non valutate. Allo stesso tempo, esse non contengono alcun carattere prescrittivo, né obbligano ad alcun accordo con chi le propone, facilitando in tal modo la costruzione comune del rapporto. E' possibile, inoltre, che rispetto ai messaggi espliciti i messaggi metaforici possano influenzare piùfondamente gli atteggiamenti delle persone, proprio per gli aspetti di sinteticità, d'ironia e di non direttività che essi contengono.

Con pazienti poco disponibili a parlare di sè, refrattari al colloquio diretto, è sembrato che l'uso di messaggi metaforici possa utilmente favorire l'uscita da situazioni di stallo. Infine, la presenza del nucleo familiare comporta un'amplificazione dell'impatto emotivo delle metafore, producendo effetti cognitivi ed emotivi su tutti i menbri contemporaneamente e favorendo l'avvio di nuovi processi di comunicazione tra loro.





Gli altri articoli sono estrastti da relazioni presentate a convegni. Chi fosse interessato può farne richiesta alla Segreteria all'indirizzo di posta elettronica:


Il Vaso di Pandora, Dialoghi in psichiatria e scienze umane
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