Approccio metaforico nella psicoterapia delle tossicodipendenze
Antonietta Marinello, Simona Mercurio,, Giuseppe Nardini, Alberto Vito
Gli autori descrivono l'uso della metafora nella terapia, sia individuale che familiare,con pazienti tossicodipendenti. Partendo dal presupposto che la metafora è essenziale al linguaggio umano in quanto consente di trasmettere pensieri e concetti altrimenti difficili da comunicare, viene presentato, attraverso alcuni esempi clinici, l'uso del sintomo, si rivela particolarmente efficace a costruire un piano di comunicazione più intenso e significativo tra il paziente o la famiglia e il terapeuta.
La metafora si rivela molto utile anche riguardo alla ridefinizione delle relazioni familiari, in quanto consente comunicazioni molto chiare e facilmente comprensibili da tutti. Le metafore consentono di vedere la realtà in modo diverso, propongono nuove alternatice e nuovi punti di vista, possono suggerire scelte fino a quel momento non valutate. Allo stesso tempo, esse non contengono alcun carattere prescrittivo, né obbligano ad alcun accordo con chi le propone, facilitando in tal modo la costruzione comune del rapporto. E' possibile, inoltre, che rispetto ai messaggi espliciti i messaggi metaforici possano influenzare piùfondamente gli atteggiamenti delle persone, proprio per gli aspetti di sinteticità, d'ironia e di non direttività che essi contengono.
Con pazienti poco disponibili a parlare di sè, refrattari al colloquio diretto, è sembrato che l'uso di messaggi metaforici possa utilmente favorire l'uscita da situazioni di stallo. Infine, la presenza del nucleo familiare comporta un'amplificazione dell'impatto emotivo delle metafore, producendo effetti cognitivi ed emotivi su tutti i menbri contemporaneamente e favorendo l'avvio di nuovi processi di comunicazione tra loro.
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